Le otturazioni rientrano nella branca della restaurativa odontoiatrica con cui si va a riempire lo spazio creatosi nei denti dopo le operazioni di rimozione delle carie superficiali o profonde. L’obiettivo, in questi casi, è di ristabilire quanto prima la funzione e la forma originale del dente curato.
La procedura si articola in più momenti:
- anestesia locale
- eliminazione carie
- riempimento cavità con materiale apposito
- rifinitura e lucidatura finale
Le otturazioni possono essere suddivise in provvisorie o definitive.
Le prime si verificano nei casi dove è impossibile concludere il trattamento in una sola seduta. In questa situazione si procede con un'otturazione provvisoria della cavità, usando materiali che possono essere facilmente asportati, spostando il completamento della procedura con materiale definitivo durante la seconda seduta.
Quando invece parliamo di otturazioni definitive, i materiali ancora adnoggi utilizzati in odontoiatria sono l'amalgama d'argento, le resine composite ed i cementi vetroionomerici.
Nel nostro studio non utilizziamo l’amalgama d’argento, visto il suo effetto tossico sul corpo umano dovuto al lento rilascio di mercurio e di altri metalli (la loro composizione varia, con percentuali di 30% d’argento, 50% di mercurio, ma anche parti di rame, stagno e zinco). Dopo dieci anni la metà del mercurio non è più nell’amalgama e si diffonde nell’organismo, depositandosi in tutti gli organi ed apparati.
Per questo motivo ci siamo specializzati nella rimozione sicura delle otturazioni in amalgama mediante la diga di gomma. Questa è un foglio di gomma che isola il campo operativo dal dente su cui si lavora durante la rimozione, in modo da evitare che i metalli fuoriescano e si diffondano nell’organismo.